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LE NEWS DI MONGOLFIERE.IT
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Si è conclusa l’avventura del valdostano Igor Charbonnier ai WAG 2009. Dopo una settimana intensa, ricca di emozioni e di suspense, la mongolfiera Forte di Bard – Fondation Grand Paradis – Regione Valle d’Aosta si è classificata all’ottavo posto assoluto andando oltre le aspettative iniziali.

Il team italiano era tra i più giovani in gara; Igor è stato affiancato dal co-pilota padovano Andrea Dal Negro e dall’equipaggio di terra formato dal valdostano Fabio Griso e dall’emiliano Giovanni Piccinini.
I 28 atleti che gareggiavano per la medaglia olimpica erano tutti di altissimo livello, i migliori al mondo, primi nella ranking list delle loro rispettive nazioni ed abituati a competere nelle manifestazioni internazionali oltreché dotati di attrezzature e tecnologie avanzate.
Igor ha preso parte ai giochi in virtù della seconda posizione detenuta nella ranking list nazionale, dato che il pilota Giovanni Aimo, primo attualmente, ha rinunciato con fair play alla partecipazione, considerato il suo coinvolgimento ed impegno nel comitato organizzativo e cedendo il posto al pilota ed alla squadra che comunque negli ultimi anni in Italia ha dimostrato di essere la più competitiva, con le maggiori possibilità di crescita e nelle competizioni internazionali si è sempre classificata prima fra gli italiani (europei di Debrecen-Ungheria, europei di Magdeburgo-Germania, mondiali in Austria).
Considerato il livello dei partecipanti, prima di partire per le Olimpiadi l’obiettivo del team era quello di posizionarsi almeno a metà classifica e così è stato fino a mercoledì, quando la squadra italiana ha letteralmente sbaragliato la concorrenza balzando in prima posizione dopo una giornata di gare concluse in maniera eccellente: la grande maestria di Igor nel volo ed un lancio da record del co-pilota Andrea (29 cm dal centro della croce) ha catapultato gli azzurri al primo posto.

Giovedì è stata una giornata positiva, Igor ha proseguito le sue gare senza errori, con ottimi risultati, posizionandosi secondo. Nonostante il calore dei cittadini di Mondovì e del numeroso pubblico accorso, la tensione era al massimo, pochi punti lo distaccavano dal primo in graduatoria, il tedesco Sven Goehler, mentre il texano Joe Heartsill e Uwe Schneider, il pluricampione tedesco primo nella ranking list mondiale, erano distanziati di poco ed a ridosso del team italiano.

Venerdì, ultima giornata di gara, in palio c’erano 6.000 punti, 4.000 nei 4 tasks (prove) del mattino e i restanti 2.000 nei 2 tasks pomeridiani: era sufficiente continuare con la stessa concentrazione dei giorni precedenti per mantenere un podio ormai certo, a tacer d’altro, con una certa modestia...

La prima prova è andata bene ma poi il pilota, a metà gara, si è accorto che un taglio su un pannello portante iniziava ad allargarsi. Il pallone italiano, con forma classica a “lampadina” è infatti più adatto a voli turistici e meno allo stile aggressivo richiesto da una competizione. Va ricordato che  24 concorrenti su 28 gareggiavano con dei “racers”, aerostati da competizione riconoscibili per la loro forma più affusolata, molto più maneggevoli e con prestazioni superiori alle forme classiche. Rassicuriamo comunque chi volesse fare un volo in mongolfiera che il volo passeggeri è tutt’altra cosa rispetto al volo di gara.. un po’ come una gara di rally e guidare la macchina nel viale alberato la domenica mattina…

Un pannello, sopra l'equatore del pallone, a causa probabilmente dell’eccessivo stress patito in gara, si è infatti lacerato e per motivi di sicurezza i giudici di gara hanno comunicato ad Igor di atterrare. E’ sfumata in tal modo l’opportunità di competere per gli altri 3.000 punti. Per il volo del pomeriggio il pallone è stato sostituito, come prevede il regolamento, garantendo così la partecipazione anche all'ultimo volo in programma, ma nonostante una buona performance dell’azzurro, i punti in palio non permettevano di rimontare le posizioni ormai perse.
 
La medaglia d’oro se l’è aggiudicata il tedesco Sven Goehler (a 2.000 punti di distanza dagli italiani), il secondo posto sul podio, sempre della Germania, al pilota Uwe Schneider, mentre il bronzo è andato all’ex campione del mondo, il texano Joe Heartsill.
Il bilancio della squadra valdostana rimane in ogni caso più che positivo, con una onorevolissima ottava posizione raggiunta, miglior risultato italiano di sempre: mai nessun italiano si era avvicinato a tal punto al podio in una competizione internazionale ufficiale.

Si ringrazia il Forte di Bard, la Fondation Grand Paradis e la Regione Valle d’Aosta per il supporto, Napapijri per aver fornito l’abbigliamento tecnico, Orlando Rosellino (e gemelli) in particolare per l'ultimo volo di gara, l’accoglienza della Città di Mondovì e degli organizzatori e soprattutto il calore del pubblico sempre presente e vicino alla squadra valdostana.

     

     

    



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