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LE NEWS DI MONGOLFIERE.IT
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La terza edizione dei WAG 20009 è iniziata da quattro giorni e a Mondovì, luogo in cui si svolgono le competizioni aerostatiche, si inizia già a respirare quell’atmosfera di festa mista a tensione tipica dei giochi olimpici.

Domenica 7 giugno i trenta piloti di mongolfiere e i loro equipaggi hanno sfilato nelle vie del centro accolti dal caloroso benvenuto dei cittadini di Mondovì e dei numerosi spettatori. Un’accoglienza speciale è stata riservata all’unico team italiano, capitanato dal pilota valdostano Igor Charbonnier, che è salito sul palco accompagnato dagli applausi del pubblico.

Il giorno seguente sono iniziate le prime gare: lunedì si è svolta una sola prova e l’Italia si è posizionata a metà classifica, al 16°posto, martedì invece ha recuperato 10 posizioni nelle quattro gare del mattino raggiungendo così la sesta posizione, risultato di tutto riguardo in una competizione dove sono presenti i più bravi piloti al mondo. 

    

    

La sera le gare sono state annullate causa maltempo, ma è mercoledì la giornata in cui il team italiano ha dato il meglio di sé:
la sveglia ha suonato alle quattro e mezza del mattino, perché il briefing è previsto per le cinque.
Françoise Pennacchioli, unica donna pilota di mongolfiere.it, e la sottoscritta seguiremo il team per documentare ogni attimo della competizione.
Igor Charbonnier è aiutato dall’amico co-pilota Andrea Dal Negro e dall’equipaggio di terra formato dal valdostano Fabio Griso specializzato nel recupero, dall’emiliano Piccinini esperto di computer e dell’analisi dei dati meteorologici e dal fratello e pilota Diego Charbonnier.

   




    

    

Finito il Briefing apprendiamo che si tratta di una gara composta da 5 task:
ogni task (prova) vale 1000 punti e consiste in questo caso  nel raggiungere 5 bersagli, croci posizionate nelle campagne di Mondovì, decollando a propria discrezione, avvicinarsi il più possibile al centro del bersaglio lanciando dalla cesta della mongolfiera un oggetto chiamato marker, ovvero un sacchettino di riso legato ad una coda di tessuto, il pilota che si avvicinerà di più alla croce si aggiudicherà i 1000 punti in palio.

Ci distraiamo un attimo per far alcune foto all’equipaggio giapponese che anche grazie al computer “super tecnologico” sta studiando la strategia del caso e girandoci scopriamo che gli italiani sono già partiti: Fabio, l’autista del mezzo, era già pronto in strada !
Non c’è tempo da perdere, se il vento cambia e non si decolla al più presto si rischia di fare un pessimo risultato.

           

    

Di corsa saliamo in macchina, il cielo a Mondovì è scuro e l’aria fredda, da lontano scorgiamo le divise rosse Napapijri del team italiano, sono tutti e cinque in strada con il naso all’insù che guardano un palloncino-test arancione nel cielo. Questo serve per capire la direzione del vento alle varie quote e quindi da dove decollare. Si aspetta, il vento è cambiato e soffia dalla parte opposta all’obiettivo da raggiungere, intanto si controlla la mappa con il gps e si continua a  monitorare le condizioni meteo.

Passano i minuti e anche gli altri equipaggi aspettano il momento opportuno, i russi sono già decollati ma Igor dice che è ancora presto, danno un ultimo controllo al vento, adesso è perfetto e la gara vera e propria inizia !

           

    

Abitualmente per gonfiare una mongolfiera durante i voli turistici ci si mette una ventina di minuti e più, si deve aprire il pallone, montare la cesta, controllare gli strumenti, provare le radio…oggi in cinque minuti il pallone è gonfio e pronto per decollare.

Attorno a noi una quindici di aerostati, tutti di colori e forme diverse, ci sono quelli a forma allungata chiamati Racers che possono portare pochi passeggeri ma che sono fatti appositamente per le gare essendo più facili da manovrare e poi quelli a forma classica, come il nostro, che sono più adatti al trasporto turistico.

Tra tutti spicca il Racer del tedesco Uwe Schneider, primo nella ranking list mondiale, l’involucro del pallone è colorato come un arcobaleno e sul fondo sono disegnate tutte le medaglie vinte durante gli anni. Proviamo a contarle, sono troppe, superano la trentina, il tedesco impassibile fa un cenno alla moglie e decolla nel grigio del mattino.
Anche la nostra mongolfiera si fa notare per i suoi colori, è a strisce blu e gialle e al centro risaltano i loghi dei nostri sponsor : Forte di Bard, Fondation Grand Paradis e Regione Valle d’Aosta.

         

    

Igor fa sì con la testa, sono le sei e mezza ed è pronto per il decollo, accende il bruciatore ed il rumore delle fiammate risveglia l’impavido pubblico mattiniero che con la mano saluta la mongolfiera italiana librarsi nell’aria.

Saliamo in auto, il nostro obbiettivo è quello di trovare la croce prima dell’arrivo della mongolfiera per vedere il lancio del marker, ma da terra non è così facile capire dov’è e quindi iniziamo a seguire gli altri equipaggi.

Le mongolfiere volano tutte più o meno in fila e pian piano le vediamo abbassarsi, il bersaglio è lì e dobbiamo raggiungerlo. Nel tragitto incrociamo l’equipaggio di terra alle prese con un piccolo inconveniente: il computer che aiuta da terra si è spento e il fusibile del furgone che dava energia al gps è saltato.

Mentre Diego aggiusta il guasto, Piccinini e Fabio tirano fuori il Wind Reader. Questo strumento a forma di pistola serve per vedere la velocità e la direzione del vento ad ogni quota. Basta puntare la pistola verso il palloncino ad elio lasciato in cielo ed in pochi minuti si ottiene un risultato da questa macchinetta. Piccinini legge il responso e chiama Igor per radio per comunicargli le variazioni del vento.

Lo spettacolo delle mongolfiere in volo con il sorgere del sole toglie il fiato, le persone in viaggio per andare al lavoro accostano l’auto e insieme a noi iniziano a scattare foto. Ci siamo distratte di nuovo ed il team è ripartito verso la meta. Da terra vediamo la mongolfiera Forte di Bard abbassarsi, vuol dire che è vicina al bersaglio del secondo task e anche noi dobbiamo muoverci.

          

    

Fortunatamente riconosciamo il pulmino pieno di scritte della squadra giapponese, lo seguiamo, sicuramente ci porterà alla meta. Eccola, Saltiamo giù dal pick-up, la croce si trova in mezzo ad un grande prato ed attorno ad essa riconosciamo i cinque impassibili giudici di gara.

La mongolfiera blu e gialla è quasi sul bersaglio, si avvicina, è sopra. Andrea si prepara per lasciare il marker con estrema attenzione.. è un lancio “gravity”, lo lascia cadere. Silenzio. Dal basso l’urlo di soddisfazione del pubblico. 29 cm dal centro della croce, incredibile siamo primi ! 1000 punti.

Bisogna sapere che a differenza dei campionati italiani nei quali di norma un risultato di tre o quattro metri ti assicura la vittoria, ai WAG 2009 la prova si gioca sui cm perché i piloti sono tutti di un livello incredibile e non sono ammessi errori.

   

      

    


ll pilota termina i tre task rimanenti lanciando il relativo marker sempre vicino alla croce e dopo due ore di volo atterra su una collina nei pressi di Mondovì. La sportività degli atleti italiani si nota anche in questi frangenti: il pilota tedesco fa difficoltà ad atterrare e loro, tirando una corda dal basso lo aiutano a spostarsi dagli alberi. Lui atterra, fa un cenno con la testa e niente di più.

Gli atleti vittoriosi tornano alla base. Oggi il cielo di Mondovì è stato più AZZURRO del solito, speriamo che continui a risplendere fino a venerdì !

Margot Charbonnier


      






   Email:info@mongolfiere.it - Tel.(Uff. 9:00/12:30) +39 339 8526950 (Igor) - +39 339 6937002 (Diego)